venerdì 26 settembre 2014

IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI

Qualche settimana fa alla ricerca di un libro da leggere ad alta voce ai miei bambini ho ripescato nella libreria “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne.
Nella versione integrale, anche se rientra nella categoria per ragazzi, non è un libro facile. A mia figlia di 10 anni risultavano ostici la terminologia, i continui riferimenti geografici, le differenze nella cultura e società del 1800, ed infatti lei mi ascoltava si e no, chiedendo qualche volte spiegazioni su questo o quello. Inizialmente non era particolarmente presa dalla storia, anche se ad un certo punto è diventata ansiosa di sentire come sarebbe andata a finire.
Dal canto suo il piccolo di 6 anni era solo contento che me ne stessi seduta nel suo letto fino a che non fosse completamente addormentato.
Io devo confessare di aver iniziato a leggere per i bambini, ma ho continuato per me stessa perché, nonostante questo romanzo lo avessi già letto molti anni fa, era una lettura che mi piaceva moltissimo. La cosa strana è che non ricordo che mi fosse particolarmente piaciuto la prima volta.
Non essendo lo stesso identico libro mi chiedo se non sia merito del traduttore e dell'editore, ma è anche vero che spesso con l'età si apprezzano i libri diversamente.
Mi piace il modo in cui è scritto, anche se c'è qualche digressione di troppo, e mi piace la contrapposizione tra i due personaggi principali: il freddo, quasi glaciale, Phileas Fogg e il giovane e allegro Passpartout.
E che dire poi delle frasi finali che chiudono il romanzo...
Le trascrivo qui ma non leggetele se pensate di cimentarvi nella lettura e non conoscete perfettamente la storia perché vi si rovinerebbe la lettura.
“Così, dunque, mister Fogg aveva vinto la scommessa, compiendo il giro del mondo in ottanta giorni. Per fare ciò aveva usato tutti i mezzi di trasporto possibili: piroscafi, treni, carrozze, yacht, mercantili, slitte ed elefanti. In quell'avventura l'originale gentleman aveva dispiegato le sue meravigliose doti di calma e precisione. Ma poi? Che cosa aveva guadagnato da qual gran viaggio? Che cosa aveva riportato a casa?
Nulla si dirà. Nulla, concediamo. Se non è nulla una bella moglie che – per quanto ciò possa sembrare inverosimile – rese Phileas Fogg il più felice degli uomini.
Siamo sinceri: non lo faremmo anche per meno, noi, il giro del mondo?”

Oggi la Denny consiglia a grandi e piccoli di viaggiare con la fantasia rispolverando un vecchio classico per ragazzi, edito per la prima volta nel 1873, cioè “Il giro del mondo in 80 giorni”

Denny


Ps: piccola curiosità: spesso sulla copertina delle diverse edizioni di questo libro si vede una mongolfiera ma è un mezzo di trasporto che non viene usato da Philieas Fogg e compagni.

Questo articolo partecipa al Venerdì del libro su HomeMadeMamma

6 commenti:

  1. ARGH! E infatti giusto stamani elencavo ai ragazzi la lista dei mezzi di trasporto usati per il Giro del Mondo (si parlava di fusi orari, e qualcuno ha citato appunto il Giro del mondo in 80 giorni)... e ci ho inserito anche la mongolfiera!
    Domattina rimedio.
    (Da notare che il libro l'ho letto almeno due volte. GRUNT!)

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    1. Puoi correggerti dicendo che questo mezzo di trasporto non c'è nel libro ma per rendere più spettacolare il viaggio viene usato nei vari film o serie animate successive. :)

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  2. Io l'ho letto... per me... non ad alta voce ma come lettura... da grandi... E' stato un gran piacere. Ne ho parlato qui http://libri-stefania.blogspot.it/2014/07/il-giro-del-mondo-in-80-giorni-j-verne.html, sempre per il VdL.

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    1. Ciao Stefania, la tua recensione me l'ero proprio persa. :(
      L'ho letta adesso con piacere e convengo con te per tutto quello che dici soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento.

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  3. Secondo me è da leggere verso i tredici, quattordici anni, per iniziare ad apprezzarlo...io l'avevo riletto da grande e mi era piaciuto molto più che da bambina!!

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