sabato 27 settembre 2014

LETTERA A MARCO....

' Se ti scrivo solo adesso un motivo ci sarà.. ' il motivo caro amico mio è che sono dovuti passare 7 anni prima che riuscissi a metabolizzare la tua assenza. 7 anni prima che riuscissi a prendere in mano una penna per scriverti queste semplici righe.
Sai Marco è veramente dura perché per quanto uno si può sforzare di accettare la cosa, di farsene una ragione e di andare avanti c'è sempre quel qualcosa che ti riporta con i piedi per terra e ti fa vacillare tutte le certezze che avevi. L'altro giorno, ad esempio, per strada ho visto la tua mamma e credimi se ti dico per un attimo mi sono sentita a disagio, per un attimo avrei solo voluto stringerla e abbracciarla forte. Non so il perché.
Caro amico mio, ci sono mille cose che vorrei dirti e ci sono mille cose che avrei voluto fare. Avrei voluto più tempo per te, avrei voluto dirti una stra maledetta volta ti voglio bene. Abbiamo passato anni nella stessa scuola, nella stessa classe, un anno eri anche seduto nel banco dietro al mio; ero sempre girata in dietro verso di te, per due chiacchiere, due risate o perché ti passavo i compiti, gli appunti o perché ti chiedevo i libri per sottolinearti le parti importanti. Oggi rimpiango il fatto che non mi sono mai girata una volta per dirti quanto ti volessi bene. Ora tutto quello che posso fare e guardare una tua foto, alzare gli occhi al cielo e sussurrartelo nella speranza che ovunque tu sia possa sentirmi.
Mi manchi Marco, mi manchi da togliere il fiato, so che se le cose fossero andate diversamente ora magari avremmo tagliato tutti i ponti, ma credimi quando ti dico che farebbe sicuramente meno male che sapere a dove sei ora. Non ho mai creduto nell'inferno e nel paradiso, ma nel mio cuore so che per te non è finita il 26.09.2007, nel mio cuore ho creato un paradiso solo per te dove poter finalmente essere felice. 
Anche non volendo pensare alla tua mancanza è impossibile, perché ci sarà sempre una vespa bianca che ti passerà davanti a ricordarti che non è la tua, ci sarà sempre una persona con il tuo stesso sorriso, ci sarà sempre quel profumo nell'aria che mi ricorda di te. A volte ti vedo passeggiare tra la gente perché nella tua semplicità ti vedo nel volto di tanti passanti. E' una fitta al cuore sempre più forte, ogni anno che passa, è un dolore che non si può spiegare, lo si può solo vivere per essere capito.
Ricordo il giorno di quella maledetta telefonata, ricordo che non sono voluta venire a scuola quasi come se me lo immaginassi, ricordo che alla vista della chiamata della mia migliore amica, in fondo, avevo già capito che tu non c'eri più. Sapevo già di averti perso.
Ricordo con dolore quando io e la nostra classe, i tuoi amici siamo venuti a casa per l'ultimo saluto e tu eri li nel letto immobile, tutti piangevano. Marco non sono mai riuscita a versare una lacrima, scioccamente ho sempre pensato che dovevo mostrarmi forte per te e per chi ti voleva bene.
Ricordo i miei libri sulla tua scrivania e ricordo la tua mamma che mi è venuta incontro a dirmi che quella maledetta notte, tu mi hai chiamato in continuazione. Caro Marco è da quel giorno che mi chiedo perché, perché tra tanti amici e persone che ti sono state più vicino di me, tu hai chiamato me. E' da allora che cerco una risposta. Mi sembra di impazzire.
Mi dispiace di non essere stata l'amica che forse cercavi in me, mi dispiace di non esserti stata più vicina. Ti prego ovunque tu sia, perdonami. Marco ti voglio bene e hai lasciato una cicatrice nel cuore di una diciassettenne, che anche crescendo, non è mai riuscita a guarire. Ti penso sempre, amico fragile che la natura ha voluto toglierci troppo presto. Sei e resterai sempre nel mio cuore, anche se non vengo mai a portarti un fiore sulla tua tomba. Perdonami Marco, perdona le mie mancanze e sappi solo che ti ho voluto più bene di quando io sia mai riuscita a dirti.
Non è mai stato un addio per me, ma un arrivederci.. un giorno ci incontreremo di nuovo.

Jessy

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