sabato 11 ottobre 2014

GIOVANI: GENERAZIONI A CONFRONTO - GIOVANI 2.0: SESSO - 3. puntata

Noi degli anni '90 abbiamo scoperto tardi il sesso, non perché non lo conoscessimo, ma perché si credeva di più nell'amore. 
Diciamo solo che noi siamo quelli cresciti tra le storie della Disney, dove il principe salva la sua amata e vissero felici e contenti, e le storie/film di Federico Moccia con temi più adolescenziali sui primi veri amori. Per cui, per noi non è stato semplice. Ora a pensare a tutto questo è impossibile celare quel velo di imbarazzo perché, sopratutto noi ragazze, credevamo davvero che esistessero storie d'amore così o che la nostra prima volta sarebbe stata da ricordare. 
Io vorrei vedere le facce di chi sta leggendo ora, per scorgere quel sorrisino da: 'è vero, ha ragione!' e sopratutto perché è facile che ora stiate pensando che in fondo, la vostra prima volta non è stata così tanto spettacolare come forse vi eravate immaginate. Detto questo però sono certa che, anche se per molti la loro prima volta non è stata come l'aspettavano, l'hanno fatto con una persona a cui erano legati sentimentalmente. Ed è questo il bello degli anni della mia generazione: il sentimento. 
Oltrepassando questo momento di dolci e imbarazzanti ricordi facciamo un salto nel presente. 
I ragazzi oggi a 16 anni hanno già fatto più esperienze sessuali di tanti adulti in tutta la loro vita. Lo fanno solo per vantarsi con gli amici e per non essere etichettati come degli sfigati solo per essere ancora vergini o inesperti. Lo fanno con fretta e senza giudizio, bruciando le tappe e senza godersi i momenti più dolci e romantici. Sono in pochi quelli che sanno aspettare o che lo fanno con una persona a cui sono legati sentimentalmente e non sessualmente. Oggi non si fa più l'amore oggi si fa sesso. 
Sarà che io, essendo di un'altra generazione, la vedo in maniera diversa e da romantica che sono sto notando che i sentimenti vengono messi da parte, ora l'importante è farlo. Farlo presto, senza pensare alle conseguenze, senza i dovuti metodi contraccettivi, solo per dire di averlo fatto.
I ragazzi, anche se possono dare l'impressione opposta, conoscono poco del sesso, il fatto che già da giovanissimi lo pratichino, non significa conoscerne i rischi che ad esempio posso dare i rapporti non protetti, dalla trasmissione di malattie veneree a quelle virali oppure le gravidanze non desiderate; molti giovani non sanno neanche come si utilizza un profilattico. I giovani si vergognano ad acquistarli nelle farmacie e nei supermercati perché si sentono giudicati e guardati male. Anche il mio fidanzato, 29 anni compiuti e un indole a non prestare particolare attenzione a quello che la gente dice e pensa, un giorno ha trovato che la farmacista lo guardasse male alla sua richiesta...e non vi dico la faccia che la farmacista ha rivolto a me alla mia richiesta di un test di gravidanza. A momenti non mi mangia con gli occhi, gli mancava solo la scritta al neon sulla testa con scritto 'sgualdrina'. Ora ci rido su, ma appena uscita da quella farmacia il pensiero del mio ritardo sul ciclo, non mi sembrava così tanto grave come il sacrilegio che avevo commesso nel chiedere un test. Mi sono sentita giudicata non solo da quella farmacista negligente ma anche dal resto della clientela, mi sono sentita tutti gli occhi addosso e tremendamente vulnerabile. Pensando a questo, dubito che un ragazzo/a di 16 anni abbia il coraggio di subire lo stesso sguardo che è toccato a me. Invece di andare avanti si sta tornando indietro nel tempo, si sta ritornando ai tempi dei miei nonni, tempi bigotti, tempi in cui in casa di queste cose non ci si poteva azzardare a parlare. 
Addirittura, nel 2009 la ASL di Milano, con una circolare ha cancellato gli incontri fra i ragazzi e gli esperti, chiamati da 30 anni a parlare alle classi. Nel documento, la direzione dell’azienda sanitaria dispone che “non debbano essere ulteriormente svolte attività di educazione alla salute nelle istituzioni scolastiche che prevedano un rapporto diretto fra gli operatori e gli allievi delle scuole dell’obbligo”. Un vero atto di bigottismo. 
Qualche tempo fa, su Sky, vedevo un programma chiamato Sex Education Show, molti lo hanno trovato inutile e diseducativo, altri lo hanno criticato e altri invece, come me, lo hanno trovato davvero un bel programma. Decisamente diverso dal tipo di programma televisivo a cui si è abituati, ma migliore di tante altre porcherie che si vedono in tv sempre più spesso. Sta di fatto che in una puntata la conduttrice si è recata nella prima classe di un liceo a parlare di sesso con i ragazzi. È saltato fuori che essi sanno davvero pochissime cose giuste sull'argomento. La colpa, a mio avviso, è per la maggior parte dei genitori di questi ragazzi. Gli adulti, i genitori non è che le cose non le sanno, non riescono a parlarne con i proprio figli... così il sesso, l'anatomia, gli sviluppi ormonali e i cambiamenti del corpo ecc. diventano tutti argomenti tabù. I giovani, che così facendo, non hanno un punto fermo, non sanno dove cercare e imparare queste nozioni e si rifugiano su internet e nei siti pornografici, dove chiaramente si vede di tutto tranne le cose sopra citate. È per questo motivo che io trovo giusto che già dalla 4°-5° elementare vengano fatte delle ore di educazione sessuale, dove spiegare loro l'anatomia umana e i suoi cambiamenti. Sarebbe giusto dare ai ragazzi delle medie, ad esempio, la possibilità di seguire delle lezioni con esperti, ginecologi, sessuologi per avere dei chiarimenti, per spiegare loro cosa comporta un rapporto non protetto, i cambiamenti ormonali e rispondere alle mille domande che nella testa di un adolescente ci sono riguardo all'argomento... magari rendendo partecipi anche i genitori di tanto in tanto, che male non fa. 
Concludo citando due risposte che potete trovare su Yahoo! Answer date ad una ragazza che chiede: ''nelle scuole dei vostri figli si fa educazione sessuale?''
1. No, i ragazzi imparano queste cose da soli. Imparano la malizia, imparano il sesso, imparano a toccarsi. Ma l'eduzione sessuale è rimasta al medioevo, altrimenti non ci sarebbero decine e decine di ragazzi tra i 17 e i 20 anni proprio qui su answer, convinti di aver messo incinta la fidanzata con un bacio!!! non ci sarebbero ragazze convinte di essere rimaste incinte perché hanno toccato il fidanzato; non ci sarebbero ragazze che interpretano un giorno di ritardo del ciclo e un po' di mal di pancia come "sintomi di gravidanza". Non serve che vada avanti...
2. Lo so, è una cosa grave, io non solo non l'ho mai fatta a scuola (se farci vedere una videocassetta che parla di cambiamenti ormonali si può chiamare educazione sessuale...) e a casa mia NESSUNO mi ha mai parlato di nulla, e pensa che ho un padre ginecologo che dovrebbe tenerci a queste cose. Mia madre solo una volta si è sbilanciata dicendo "l'aborto è un omicidio". Io non ci vedo nulla di male nell'educazione sessuale, trovo incredibile che i 14enni di oggi conoscano il kamasutra ma non sanno usare un profilattico e se ne escono con frasi del tipo "se faccio sesso anale rimango incinta?" e neanche sanno scrivere la parola incinta... Fossi in voi, quando sarà il momento, farei pressioni affinché la scuola aggiunga questa materia (chiamiamola così) io farei come religione, chi vuole può anche non seguirla ma almeno dare l'opportunità agli altri di imparare qualcosa! Alle medie una mia compagna di classe scappò piangendo perché le usciva l'assorbente dalla giacca e tutti i ragazzi la prendevano in giro!! E la chiamavano puttana solo perché era la prima ad avere avuto il ciclo...
Ora non stupitevi se leggete sul giornale: 'amore tra i banchi di scuola, diventa mamma a 13 anni', 'sesso a 14 anni, le adolescenti raccontano: se non ti fai sverginare sei una sfigata', 'lei 11 anni, lui 13, anziché studiare facevano sesso'. I tempi sono cambiati e i giovani sono più svegli di quanto noi non lo siamo mai stati, il minimo che si possa fare è dare loro un briciolo di educazione sull'argomento.

Il sesso dovrebbe essere ispirato da sentimenti amichevoli. Altrimenti, scegliete giocattoli meccanici: è più igienico. [Robert A. Heinlein]

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