sabato 18 ottobre 2014

GIOVANI: GENERAZIONI A CONFRONTO - GIOVANI 3.0: DROGA - 4. puntata

Inizio chiedendo scusa a chi è più ferrato di me su questo argomento e magari troverà le mie parole stupide o contraddittorie. 
Per me scrivere quest'ultimo articolo del mondo dei giovani è stato particolarmente difficile. Con gli altri argomenti ho potuto fare un confronto diretto perché sono cose comunque provate sulla mia pelle, cose con cui posso dire di avere familiarità. Con l'argomento droga, per fortuna, non posso dire di aver avuto un confronto diretto. Quello che posso dirvi è che come tanti ho provato, ma la mia avventura è iniziata e finita lì, non fa per me, ma per poterlo dire ho dovuto provare. Questa, come tante altre, sono esperienze che determinano le persone che siamo oggi. Nella vita di qualsiasi adolescente, di qualsiasi generazione, ci sarà sempre un compagno di scuola, un amico, qualcuno che ti chiederà se vuoi fare un tiro di sigaretta o altro. Nonostante l'educazione impartita e gli avvertimenti che un genitore può fare, bisogna avere tanta, tantissima forza di volontà e coraggio per rifiutare; perché la curiosità, la voglia di provare cose nuove, di sperimentare, sentirsi parte del gruppo fa parte di noi, chiamatele debolezze se più vi piace. 
So di non essere la persona più indicata per parlare di questo argomento perché per me è un argomento sconosciuto. Sono cresciuta con una mamma che ogni tanto se ne usciva: “guarda quello che capellone, sto drogato” perciò per un lungo periodo ho associato i capelli lunghi e scarmigliati ai drogati, come se fosse un marchio di fabbrica, un modo per distinguerli, per riconoscere il pericolo e starne lontana. Poi, per fortuna la professoressa di scienze ci ha chiesto una ricerca approfondita sulle droghe, così almeno il mito che i capelli lunghi sono l'equivalente di drogato era sfatato, anche se mia mamma ancora ne è convinta, credo si sia fermata agli anni '70 e ai figli dei fiori.
Da allora di droghe ne saranno uscite tipo un altro milione di cui non solo non conosco il nome, ma ne ignoro totalmente gli effetti che possono avere sulle persone. Allora, la vita era bella anche senza quella porcheria in corpo, non dico facile perché nessuna vita è facile per un adolescente. Dico solo che ai tempi era diverso già solo il modo di approcciarsi ai problemi, noi avevamo gli amici fidati pronti a offrirti una spalla, una mano o una qualsiasi parte del corpo ne avessimo bisogno; vorrei tanto dire che è ancora così, ma se così fosse questo articolo non esisterebbe, oggi i ragazzi invece hanno sempre meno amici e sempre più alcol, fumo e droghe. 
Oggi i maggiori consumatori di droghe sono proprio gli adolescenti, ed è proprio il precoce uso di alcol e tabacco a rappresentare il primo passo verso le sostanze, verso la marijuana, hashish ma anche cocaina, allucinogeni, inalanti e eroina. Ma c'è di peggio perché proprio in questi giorni ho letto su un articolo, la nuova moda che sta divagando tra i giovani, ovvero quella di sniffare i farmaci come l'Oki. L'Oky è un farmaco generico e facilmente reperibile, ha funzione antinfiammatoria e antidolorifica, e ormai sta prendendo sempre più piede tra i ragazzini dai 12 anni in su, sniffarlo per procurarsi un po' di sballo. È considerata una droga da strada ed a basso consumo, se si pensa che una scatola costerà poco meno di 5,00 €. Ma questo non è l'unico farmaco da strada sniffato per procurarsi dello sballo, ma i ragazzini sono completamente allo scuro dei gravi rischi che corrono.
Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, afferma che: “l'aumento del consumo di droghe tra i giovani italiani è la risposta a un disagio che sta vivendo tutta la società. Ci sono grandi difficoltà e i ragazzi sono fragili. Vivono la precarietà attuale, la mancanza di speranze per il futuro, rifugiandosi nelle sostanze stupefacenti”. 
Quello che penso io invece è che a rifugiarsi nella droga, invece di affrontare i proprio problemi sia solo un atto di codardia e vigliaccheria. È troppo facile accendersi uno spinello, iniettarsi qualche porcheria in corpo o buttare giù qualche pillolina colorata per stare in pace con se stessi piuttosto che uscire ed affrontare di petto le situazione e i disagi che la vita ci mette davanti. I giovani si avvicinano sempre più alle sostanze stupefacenti proprio perché' esse stimolano il loro piacere, il loro sentirsi bene, incidono sulle emozioni, sulle prestazioni personali, rispondono al bisogno di divertimento, di integrarsi in un gruppo, di spalancare le porte d'ingresso di un mondo più adulto e autonomo, alla voglia di spingersi oltre il limite ed a sfuggire ad una realtà problematica. Così quella che nasce come curiosità, il brivido del rischio, un atto di ribellione verso i genitori, il desiderio di essere accettato, la voglia di più sicurezza, quello che nasce come un gioco per combattere la noia, lo stress o il dolore può facilmente trasformarsi in qualcosa di più grande, a qualcosa che porta la dipendenza, a qualcosa da cui è stato facile entrare e difficile uscire.
 Allora sorge spontaneo chiedersi: come fare per impedire tutto questo? La verità è che a questa domanda non so dare una risposta. Tanti dicono che la prima arma contro la droga è sicuramente la prevenzione, io invece so che al mondo di oggi di sicuro non c'è più nulla; non finirò mai di dirlo, i tempi sono cambiati e si sono evoluti ed i giovani con loro. 

Io trovo giusto iniziare a informare i ragazzi sui rischi e gli effetti dell'uso di sostanze in età sensibile, sarebbe d'aiuto ad arginare il fenomeno ma non so fino a che punto. Anche mantenendo un dialogo aperto in famiglia, facendo mille raccomandazioni al riguardo, aiutando i propri figli ad esprimere le proprie emozioni, mostrando affetto e calore.. le cose non cambieranno. Se un giovane decide che ci deve provare niente e nessuno gli farà cambiare idea. Io sono la prima che, nonostante sia cresciuta in una famiglia con dei valori, una famiglia che mi ha sempre allontanata da fumo e droghe, di testa mia ho deciso di iniziare a fumare, quello nato come un atto di trasgressione, una cosa per sentirci più grandi è diventato poi un vizio. Solo crescendo ho capito che la salute che stavo rovinando era la mia e ho smesso da sola. Idem è stato decidere di provare a farmi una canna con gli amici, nessuno mi ha obbligato, in queste cose c'è sempre chi chiede: vuoi provare? Ma poi chi risponde siamo noi, nessuno ci obbliga a farlo, siamo noi a dire di si o di no. Noi siamo gli artefici del nostro destino, noi scegliamo chi essere, noi facciamo le nostre scelte. Giuste o sbagliate che siano. Una cosa di sicuro la so: scegliere di drogarsi, sapendo gli effetti che prova sul corpo e sulla mente, è una scelta sbagliata. 

Jessy

Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita. Anonimo (attribuita a Jim Morrison) 


Per approfondire:
28 settembre: GIOVANI: GENERAZIONI A CONFRONTO - ALCOL, SESSO E DROGA - 1. puntata
04 ottobre: GIOVANI: GENERAZIONI A CONFRONTO - GIOVANI 1.0: ALCOL - 2. puntata
11 ottobre: GIOVANI: GENERAZIONI A CONFRONTO - GIOVANI 2.0: SESSO - 3. puntata

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