venerdì 12 dicembre 2014

VINI “DA TAVOLO“



Gli enologi seri, quelli con l’ assaggiatore al collo, hanno definito i vini da tavolo in una categoria a parte, comunque il buon gusto (che in questo caso è meglio dell’ onnipresente buonsenso) impone che alcuni vini che sono catalogati vini “normali” non siano da gustare soli, perderebbero e alla lunga non lascerebbero un buon sapore.

Rimane indubitabilmente vero che i vini pregiati pregiati si accostino solo con l’acqua, Veronelli dixit e come smentirlo. Idem per i buoni liquori: un Cuba Libre usando il rum Xo avrebbe poco senso!


Vi faccio conoscere due vini con prezzi equi, sotto i 10 euro che si amplificano e amplificano le pietanze invernali.

PINOT NERO. Trentino Doc 2013, Casa Vinicola Cavit Mastri Vernacoli La “Linea”.
La casa vinicola è molto popolare ergo ci si aspetta un prodotto standard (lo è).
L'uvaggio è un Pinot Nero che è un uvaggio nobile: l’idea che il “pinot” sia da baraccio forse ci arriva dai bar di periferia dove gli anziani chiedono Pinot (pronunciando la “T”) e si bevono succhi acidi, preferibilmente di color bianco, in bicchieri da spuma. Ma dall'uva tipo Pinot escono chicche.
Il sapore è tipico del pinot nero: frutto di bosco, ribes, mirtillo però in questo caso non copre; è abbastanza dolce ma non piacione.
Non è molto denso, “balla” nel bicchiere non muovendosi come un corpo unico .
Ascoltando il “naso” colgo un sentore di verdure, mi viene in mente il peperone verde, è più aspro l’odore che il sapore.
Gli occhi sono colpiti da un viola porpora non intensissimo.
Essendo morbido ma non dolce lo assocerei a formaggi o anche selvaggina oppure in pietanze con sughi.


NEBBIOLO, Langhe, Casa Vinicola Produttori di Govone, 2013.

Anche con questo vino non si rende esangue il portafoglio e va bene col cibo, meglio se invernale.
Tappo in plastica che non è un sacrilegio: il sughero è caro ed è meglio che il valore della bottiglia sia in quello che si beve! Il vetro bello lasciamolo a Murano.
Non sento particolari profumi, un sentore di violetta se ci si concentra o si è indirizzati.
Colore abbastanza intenso.
Sapore poco persistente: non copre il cibo e non farebbe da padrone a tavola; retrogusto un po’ tanninico ossia lega un po’ la bocca. Comunque il sapore di prugna e frutto di bosco non invasivo puliscono la bocca e sono ideali con un brasato o pietanze stufate o grasse.




A mio parere due vini onesti: costano poco, meno di 10 euro, non fanno bruciare lo stomaco, non fanno girare la testa, non sovrastano il cibo. Ottimi per una cena o un pranzo autunnale.

Marco

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