sabato 30 maggio 2015

FUERTEVENTURA: ISOLE CANARIE, LA MIA SECONDA PATRIA.


Oggi, 30 maggio, DIA DE CANARIAS, ovvero si celebra la Giornata delle Canarie.
El Hierro, La Palma, La Gomera, Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura y Lanzarote
Le isole godono di uno statuto speciale e si riconosce la loro l'identità di Comunità Autonoma.
Il 30 maggio 1983 si tenne la prima seduta del Parlamento delle Isole Canarie a Santa Cruz de Tenerife e da allora questo giorno viene celebrato come Giornata commemorativa.
È una giornata festiva, vissuta intensamente da los Canarios. Essere canario è motivo d'orgoglio e vanto. La propria autonomia e la propria identità come popolo è radicata profondamente nel cuore degli abitanti delle Isole. 
Si è Canario e dopo spagnolo. L'identità canaria viene prima dell'identità nazionale. 
Ma non è una questione politica in assoluto. Il canario è attaccato alla propria terra nel senso fisico, ama il proprio territorio e lo rispetta e protegge con grande forza e spirito.
In questa giornata è abituale indossare i vestiti tipici e nelle principali città si organizzano balli e feste popolari. Festa per tutti, per ricordare, per tramandare le proprie tradizioni, credenze e conoscenze.



Le Isole Canarie, meta turistica per eccellenza per il loro clima mite durante tutto l'anno, le ottime infrastrutture alberghiere e la relativa vicinanza all'Europa, sono state la mia casa per ben 17 lunghi anni, come spesso ho citato.
20 anni, avevo finito le superiori da qualche mese ed ero stata fortunatissima a trovare subito lavoro alla reception in un albergo a Milano appartenente ad una grande catena alberghiera francese.
Fortuna vuole anche, che durante la BIT (Fiera Internazionale del Turismo che si tiene annualmente a Milano), il Direttore di un Hotel di Fuerteventura avesse scelto il nostro albergo per alloggiare e che avesse preso in simpatia una mia collega (credo anzi che fosse stato folgorato dalla sua bellezza!) e l'avesse invitata ad alloggiare presso il suo hotel. 
Arrivato il tempo delle ferie, Laura (la mia collega) mi invita a passare le vacanze con lei, è tutto pagato, dobbiamo solo fare i biglietti d'aereo. Potevo mai rifiutarmi?
Insomma un concatenarsi di circostanze che hanno voluto che io atterrassi in una caldissima giornata d'agosto su una isola di appena 1.660 km², con una popolazione di neanche 90.000 abitanti nel 1992, quasi più capre che persone e senza capire una virgola della lingua.
FUERTEVENTURA.
E stato un vero colpo di fulmine. Appena i miei piedi hanno sceso la scaletta di quel trabiccolo che fa da collegamento tra le isole, altro che Boing e Jumbo, dei semplici ATR o Beechcraft che mettono paura al vederli, io l'ho saputo, l'ho sentito. Ero a casa, non ero in vacanza. Ho trascorso due settimane a metà tra ferie e cercar lavoro e ancora una volta la Dea bendata mi ha baciato. Avevo una promessa di contratto per 3 mesi a partire del 1° settembre. Ossia, avevo 20 giorni per rivoluzionare la mia intera esistenza. L'ho fatto senza pensarci troppo. Ho mollato lavoro, fidanzato e famiglia alla ricerca della libertà, di nuove esperienze e avventure. E quel contratto si è prolungato per 17 lunghissimi anni, trascorsi da espatriata. 
Ogni anno tornavo in Italia per 2 settimane per riabbracciare la famiglia e ricaricare le pile. A volte vivere su un'isola è come indossare un paio di scarpe strette. C'è bisogno di evadere.
La mia esperienza non può essere che positiva, con tutti i momenti belli e brutti, nuove amicizie, conoscenze e grandi insegnanti. Credo sia un'esperienza che tutti i giovani dovrebbero fare. Allontanarsi dalle proprie radici, abbracciare altre culture, espandere le proprie conoscenze, le proprie vedute, lontano da tutte le sicurezze, contare solo su se stessi. Per un lungo periodo o corto, non importa, qualcosa cambia quando ti ritrovi in un altro paese e devi contare solo sulle tue forze, soprattutto al principio. Mettersi in gioco.
E oggi il loro ricordo continua a vivere nella mia mente e nel mio cuore. Guardo il mio primogenito e non posso non vedere le sue origini canarie nei suoi lineamenti e anche nella sua maniera di essere, nella sua personalità.
Auguro una strepitosa Giornata Canarias a tutta la mia famiglia ancora sull'isola e agli amici.
Fuerteventura e Canarias mi mancano tantissimo.....

Perchè sono rimpatriata? Per l'unica forza che ancora muove questo vecchio mondo, l'Amore....ma questa è un'altra storia.

Kly

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