venerdì 10 marzo 2017

UNO ZAINO, UN ORSO E OTTO CASSE DI VODKA- LEV GOLINKIN

Lev Golinkin è un giornalista americano. 
Per molti anni del suo passato non ha voluto parlare, trincerato dietro a un "vengo dal New Jersey" e ad uno sguardo cattivo che zittisce l'interlocutore, poi però ha sentito il bisogno di guardarsi allo specchio e fare pace con se stesso e con il suo passato ed è nato il suo primo libro "Uno zaino, un orso e otto casse di vodka", che è uscito negli USA nel 2014.
Lev è nato in Ucraina nel 1980 in una famiglia ebrea in un paese fortemente antisemita. E' un bambino di soli 9 anni quando i genitori capiscono che è finito il tempo di sopportare soprusi, limitazioni e controlli, che non possono più tollerare la costante paura e che devono offrire un futuro migliore ai figli, e decidono di abbandonare l'unione sovietica.
Vengono aiutati, come migliaia di altri ebrei sovietici, da organizzazioni e associazioni internazionali.
Il viaggio dura mesi. Diverse le tappe, diverse le persone incontrate, diverse le difficoltà, ma alla fine la famiglia Golinkin approda felicemente negli Stati Uniti d'America.
Il libro racconta questo viaggio della speranza e quello a ritroso effettuato vent'anni dopo dall'autore alla ricerca delle tracce del loro passaggio e delle persone che li hanno aiutati, e si conclude con una terza parte ambientata nel presente molto più intima e personale, che ho amato particolarmente.
Cosa rende questo libro particolare e interessante? 
Il tocco leggero che ha tutta la storia!
Lev Golinkin parla in modo semplice e anche divertente di cose serie e ha uno stile vivace ed emozionante. Le difficoltà e le delusioni, che sono tante, vengono raccontate con onestà ma anche con una vena di ironia.
Ci sono dei passaggi veramente molto simpatici, come questa descrizione della babuska:



E che dire di quando si scopre che negli stati uniti ci sono 17 paesi o città che si chiamano Lafayette? Spunta un sorriso, ma dura poco se si prova a immedesimarsi  con la famiglia Golinkin e ad immaginare come questo possa aver accentuato la loro incertezza.
Suscita simpatia e tenerezza anche il racconto di come tutta la famiglia, da poco negli States, cada completamente nel panico per una telefonata della polizia; salvo poi scoprire che è solo un'associazione che cerca fondi per i caduti e gli orfani delle forse dell'ordine. Fa sorridere ma anche comprendere come la paura della polizia sia radicata negli ex sovietici.
Questo libro è una preziosa testimonianza di cosa voglia dire essere sradicati dal proprio paese e doversi reinventare da capo, di quali compromessi è necessario fare, di quali ferite lascia nell'intimo.
È un libro bello, onesto, simpatico, vivace, interessante ma anche toccante.

Oggi la Denny consiglia di fare un viaggio intimo insieme a Lev Golinkin attraverso le 336 pagine di "Uno zaino, un orso e otto casse di vodka" edito in italiano da Baldini & Castoldi (gennaio 2017).

Buona lettura.

(хорошее чтение)

Denny

Per la ➡ reading challenge 2017 di TuttoPerTutti questo libro può rientrare nelle categorie: 
03 - 12 - 14 - 30 - 50.

Questo articolo partecipa al Venerdì del libro su HomeMadeMamma

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