martedì 16 giugno 2015

FIANO TABURNO SANNIO, casa vinicola FATTORIA LA RIVOLTA, denominazione d’origine protetta


Il fiano è di moda e c’è un perché!
Il  vino Fiano sta attraversando un buon periodo di popolarità, è un vino alla moda.  Ma dietro una definizione c’ è un mondo di sottogruppi;  è come dire  “voglio un’ obbligazione”: posso prendere un Bund tedesco o un Tango bond J
Il Fiano è un’ uvaggio nobile (i latini lo definivano  vitis apias poiché le api, note ricercatrici di zucchero, erano ghiotte dei loro acini)  e da lì si parte per un lungo viaggio che arriva poi nella nostra bocca.
La zona dove è nata questa bottiglia  è il beneventano.  La località del vino è Torrecuso; nell'antichità in questo comune si palesarono  le temibili Forche Caudine: anche gli antichi  romani temevano queste zone ed i suoi abitanti ergo è gente sagace ed esperta già da un po’ di  tempo!!
I recensori di vini sostengono che la zona Beneventana  sia la zona d'eccellenza dei vini campani e bisogna ammettere che in questa occasione non ha deluso per nulla.
Nella fattispecie ho assaporato un Fiano Taburno Sannio , casa vinicola Fattoria La Rivolta, denominazione d’ origine protetta.
Come già scritto le volte scorse, i vini bianchi sono delicati e possono far starnutire (un chimico/biologo/enologo parli!!!! ) e perciò ho speso, senza batter ciglio, quasi 13 euro per questa bottiglia.
Ho aperto il vino dopo averlo  conservato nel mio frigo  che un po’ vecchio e scarico: ciò ha  reso la bottiglia solo un po’ più fresca dell’ambiente: temperatura ottima per questo tipo di bianco! Ho raggiunto la temperatura ottimale solo a causa del mio claudicante frigo, in maniera un po' inconsapevole J
La bottiglia, vedasi foto, ha la fascetta anticontraffazione per il vino di qualità, questa fascetta  caratterizza i vini doc e docg; nel mare magnum delle bottiglie del supermercato  può aiutare a scegliere, la si può considerare un Virgilio enologico J
Al gusto questo vino è fresco, con un gusto di pesca bianca e mela verde, sentori di  agrumi con predominanza di cedro.
Il vino stimola la salivazione che è utile per sgrassare e digerire; recenti studi dicono inoltre  che la saliva sia utile contro il calo umorale e la depressione: non per nulla si ha l’ acquolina in bocca quando si è felice o si gusta la vita!!!! Perciò via a bere J il Fiano come se non ci fosse un domani!! (scherzo oh J)
Odore:  a me ha ricordato sentori di sedano, verdura, forse cetriolo, anche afrori di erba bagnata.
Alla vista si presenta abbastanza denso, dicesi anche abbastanza oleoso; il colore è giallo paglierino con tonalità scure.
Si può affermare  che sia  un vino a tutto tondo ossia si può degustare solo od associato a pietanze , io propenderei per pietanze corpose, pietanze con sapori decisi. È dolce al gusto ma lascia una leggera acidità perciò è sgrassante negli attimi seguenti
Non dà botte in testa ed anche questo è un segnale di buon prodotto!!! 

E poi non fa sternutire (vedasi quesito irrisolvibile sopra!)! Questo è fondamentale per il vino bianco J!


Marco

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